Educazione Ambientale
21.9.2021

Internet, la quarta nazione più inquinante al mondo

Hai già risposto a qualche mail di lavoro? Hai inviato al professore l’ennesima revisione della tesi? Cercato le notizie del giorno su Google e mandato un po’ di messaggi, gif, meme e stickers sulle varie app di messaggistica? Ascoltato il tuo podcast preferito?
È molto probabile che nel momento in cui stai leggendo questo articolo, tu abbia svolto in precedenza almeno una delle attività appena elencate.
Per tutto questo, però, c’è un piccolo prezzo da pagare. E no, non stiamo parlando della tariffa Internet mensile.

L’utilizzo del web, infatti, comporta l’emissione di anidride carbonica (la causa è da ricercare nell’energia necessaria per fare funzionare i tuoi devices a alimentare le reti wireless a cui accedi).
In più, è importante considerare quanto siano energeticamente dispendiosi i data center e gli enormi server necessari per garantire un corretto funzionamento della rete ma anche per archiviare foto, video e tutti i contenuti a cui accediamo.

Ed è così che, mail dopo mail, messaggio dopo messaggio, canzone dopo canzone e video dopo video, Internet è diventata la quarta nazione che inquina di più al mondo in termini di emissioni di CO2. Per la precisione un miliardo e 850 milioni di tonnellate cubiche all’anno.
Subito dietro Cina, Stati Uniti e India.

Ma concretamente… Quanto inquina un sito internet? Cerchiamo di capire meglio.

Apri la pagina giusta per il refresh del pianeta

Nel 2018, l’agenzia SEO e digital marketing AvantGrade ha lanciato il progetto Karma Metrix con l’obiettivo di analizzare l’impatto ambientale dei siti Internet per poi aumentare la loro efficienza energetica. Un’ottima soluzione per ridurre la CO2 emessa nell’uso web. I risultati ottenuti sono piuttosto interessanti.

Emissioni delle ricerche sul web

7 grammi che pesano come un macigno
Ogni ricerca sul web è responsabile dell’emissione nell’atmosfera di circa 7 grammi di CO2 (ogni giorno vengono visitate oltre 3,5 miliardi di pagine web), la metà di quelli generati dalla preparazione di una tazza da tè. Stai per caso pensando a quante ricerche fai ogni giorno?

Ci sono un italiano, un francese, un tedesco e un americano. Ma non fa tanto ridere
Lo studio ha preso anche in esame i siti dei Ministeri dell’Ambiente di Italia, Francia e Germania.
Quello italiano si è dimostrato il più “green” tra quelli europei, producendo in un anno 250 kg di CO2. Sarebbe un’ottima notizia… Se non fosse che questo dato è comunque il 31% sopra la media. Le emissioni di quello francese fanno registrare un +82% rispetto alla media.
Ma il risultato peggiore è quello ottenuto dalla Germania: con il +137% di emissioni rispetto alla media e un totale di 455 kg, possiamo dire che il suo sito del Ministero dell’Ambiente emette ogni anno la stessa quantità di CO2 che produce un’auto che viaggia da Roma a Mosca.
E gli Stati Uniti? Una piacevole sorpresa! Il loro sito dell’EPA (Agenzia per la protezione degli ambienti) produce il 51% in meno di CO2 rispetto alla media.

emissioni dei siti web

Quanto impattiamo con il digitale?

Ecco altri dati per capire quanto sia facile emettere CO2 quando si utilizza internet:

impatto ambientale dei social media

Scegli attentamente come rimanere in contatto con gli altri
Un sms o una chiamata di un minuto hanno un basso impatto ambientale, poiché generano solamente 0,014 grammi di CO2. E se volessi twittare qualcosa sull’evento di cui stanno parlando tutti? Le emissioni si aggirano intorno ai 0,2 grammi di CO2 per ogni tweet.
Vuoi usare un’app di messaggistica come Whatsapp o Telegram? Le emissioni arrivano a sfiorare i 50 grammi di CO2.

Posta indesiderata per il pianeta Terra
Inviare una mail significa produrre dai 4 ai 50 grammi di CO2.
Inviarne 20 al giorno, per un anno, significa produrre la stessa quantità di CO2 emessa da un’automobile dopo un viaggio di 1000 km. Ah, in un’ora vengono inviate circa 12 miliardi di mail.
Quante di queste sono veramente necessarie?

Emissioni dello streaming nell'atmosfera

Uno sguardo alle emissioni dello Streaming
È uscito il thriller che stavi tanto aspettando sulle piattaforme streaming? Beh, il colpo di scena te lo serviamo noi! Ogni 30 minuti di video vengono emessi dai 28 ai 57 grammi di CO2.

inquinamento prodotto dall'utilizzo di facebook

La Terra ha messo “dislike” al tuo mi piace.
Utilizzare Facebook per un anno equivale a rilasciare nell’atmosfera all’incirca 300 grammi di CO2. Sigh reaction.

impatto ambientale videocall

Mai esagerare con le videocall
Uno studio del 2012 stimò che una riunione di cinque ore in videoconferenza tra partecipanti di diversi Paesi produrrebbe fra i 4 e i 215 chili di CO2. Un impatto ambientale da non sottovalutare, nonostante sia chiaramente più eco-friendly di una riunione in presenza (bisogna considerare gli spostamenti delle persone da una città all’altra).
Quello che emerge da questi dati è piuttosto chiaro: per la salute del pianeta c’è bisogno di diventare sempre più consapevoli nell’utilizzo delle nostre tecnologie ma anche nell’accesso a pagine web più efficienti ed ecosostenibili.
Vogliamo chiudere questo articolo fornendoti alcuni consigli per un uso più sostenibile della rete. Perché a volte, per cambiare le cose, basta muovere solo un dito.

Pulisci le foto
Non tutte le foto meritano di finire nel back-up. Non dimenticarti di eliminare le foto che per te non sono importanti all’inizio di ogni mese.

liberare memoria da file pesanti

Attenzione a file pesanti… per il pianeta
Non inviare quel file gigantesco per mail! Usa piattaforme di scambio come WeTransfer ed evita di consumare energie preziose, sia come stoccaggio che come spostamento dati.

Scegli il film giusto
È sera? La giornata è stata impegnativa e ti senti senza energie? Allora meglio evitare di guardarsi un “mattone polacco” di quel regista sconosciuto al 99% della popolazione mondiale. Restare svegli è importante quando si guarda un film in streaming. Non si possono emettere fino a 57 grammi di CO2 ogni 30 minuti per poi addormentarsi…

inquinamento provocato dall'invio di mail

Pulisci le mail
Ti ricordi quello che ti abbiamo consigliato per le foto del telefono? Ecco, dovresti farlo anche per le mail.

Spegni la webcam

Ti diamo una scusa in più per lavorare in smart working comodamente in pigiama. Le chiamate con il video attivo consumano nel trasferimento molte più energie della chiamata senza. Meglio quindi usare la video chiamata solo quando strettamente necessario.

Chiudi le finestre e fai respirare il pianeta
Non tenere troppe pagine web aperte nello stesso momento. I consumi si abbassano e l’attenzione su quello che stai facendo si alza.

Fonti:
economiacircolare.com
www.ilsole24ore.com
www.repubblica.it
www.avantgrade.com
www.avantgrade.com


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