Educazione Ambientale
12.5.2022

Le risorse rinnovabili in Italia: un potenziale in continuo allenamento

Come produttore di risorse rinnovabili, la nostra penisola si colloca al terzo posto in Europa, dopo Francia e Germania. La conquista della medaglia di bronzo è, in parte, merito del territorio: sole, acqua, vento e calore terrestre, di cui l’Italia è ricca, rappresentano infatti le principali fonti da cui attingere energia.

Scopriamo insieme quali sono le risorse rinnovabili Made in Italy più diffuse e la loro geolocalizzazione.

Impianto geotermico

Geotermia: quando è il suolo a offrirti il migliore assist energetico

L’Italia ha fatto da apripista nell’utilizzo innovativo delle fonti geologiche. Sfruttare il calore presente nella crosta e nel sottosuolo terrestre, al fine di produrre energia elettrica, è un’intuizione di Francesco Giacomo Larderel. Dopo aver messo a punto una tecnica di estrazione efficace, nel 1818 il giovane ingegnere francese fonda il primo impianto geotermico al mondo a Montecerboli, all’epoca appartenente al Gran Ducato di Toscana. In suo onore, la culla della geotermia è stata ribattezzata Larderello e, ancora oggi, continua a essere un punto di riferimento internazionale.

Risorse rinnovabili in Italia - Energia idroelettrica

Sull’energia idroelettrica l’Italia ha giocato d’anticipo

All’inizio del Novecento l’unica risorsa rinnovabile rilevante sul nostro territorio è l’energia idroelettrica, che rappresenta l’alternativa ai combustibili fossili per eccellenza fino al secondo dopoguerra. Nel corso del nuovo Millennio la sua capacità installata, ossia la potenza massima erogabile autorizzata, non ha avuto variazioni considerevoli, ma questo non significa che non siano stati apportati notevoli avanzamenti. L’innovazione in questo ambito infatti è continua e riguarda principalmente:

  1. l’ammodernamento degli impianti
  2. la gestione dei flussi di acqua e di energia in funzione del fabbisogno. Per esempio, quando la richiesta è bassa, si sfrutta l’energia prodotta in eccesso.

Tra i comparti rinnovabili del nostro Paese, l’idroelettrico è il più produttivo, complice la presenza di diverse catene montuose, che possono ospitare tantissime centrali. La costruzione del primo generatore elettrico nazionale azionato dalla forza idraulica, per mano di Lorenzo Vanossi, segna il punto di partenza di questo settore. Siamo nel 1883. Per la prima vera centrale idroelettrica dobbiamo aspettare il 1895: ad ospitarla la città di Paderno D’Adda. Attualmente quella più grande si trova nel comune di Entracque, in provincia di Cuneo, mentre altre centrali importanti sono quella di Edolo, vicino a Brescia, e lo stabilimento Domenico Cimarosa a Presenzano, dalle parti di Caserta.

Oggi le centrali idroelettriche si sviluppano su tutto il nostro territorio e garantiscono circa il 15% del fabbisogno energetico nazionale.

Energia solare

Una strategia vincente? L’energia solare

Dopo l’idroelettrico, l’energia proveniente dai raggi solari è la protagonista tra le fonti green italiane.

Una particolare spinta di questo settore si registra tra il 2005 e il 2015, grazie alla promozione di una serie di incentivi per l’installazione degli impianti fotovoltaici e solari termici e dei bonus economici per la produzione di energia elettrica. L’energia solare, oltre a essere ampiamente “pubblicizzata”, è anche quella più impiegata per alimentare singoli dispositivi e strumenti: dai mezzi di trasporto ai veicoli spaziali fino agli oggetti di uso quotidiano.

La regione che maggiormente adotta questa risorsa è la Lombardia, che conta più di 160mila impianti, seguita da Veneto ed Emilia Romagna.

Il traguardo italiano dei 20mila megawatt di potenza fotovoltaica installata è ormai consolidato, per questo ora è tempo di guardare al futuro. E la nostra nazione lo sta facendo in grande, collaborando a degli studi per catturare l’energia del sole nello spazio, per trasferirla poi a terra. Un’idea che ha del fantascientifico, ma che potrebbe trasformarsi in realtà nei prossimi anni.

Impianti fotovoltaici

L’eolico è pronto a dribblare le altre risorse

Pulita, rinnovabile, inesauribile: l’energia eolica è quella prodotta dal movimento dell’aria sulla superficie terrestre, tra zone di alta e bassa pressione. Cosa la rende competitiva? Sicuramente la sua capacità di contribuire in modo significativo alla creazione di un futuro carbon neutral.

Questa risorsa, infatti, non inquina, non produce rifiuti ed è facile da reperire e da produrre. Le pale eoliche sono longeve e non richiedono continuamente attenzioni nel corso della loro vita (alcune possono funzionare per 25 anni senza la necessità di interventi particolari). Inoltre, sviluppandosi in verticale, occupano poco suolo e questo le rende amiche dell’ambiente.

Tutti questi vantaggi rendono l’energia eolica strategica. L’Italia lo sa bene, infatti, detiene il 5% della potenza eolica europea ed è pronta a raddoppiarne la quantità nell’arco di un decennio (rispetto agli attuali 20 terawattora l’anno).

Lungo lo Stivale la distribuzione delle centrali eoliche non è omogenea. Anzi, il 91% degli impianti è concentrato in 6 regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. Proprio a Taranto è stato da poco inaugurato Beolico, il primo parco eolico marino del Mediterraneo con un’ambizione importante: risparmiare circa 730mila tonnellate di anidride carbonica.

Un obiettivo che potrebbe davvero essere decisivo per l’ambiente.

Continua la corsa verso un futuro green

I prossimi passi in ambito sostenibile riguarderanno il miglioramento dell’efficienza degli impianti, attraverso nuove tecnologie, e la creazione di soluzioni economicamente più vantaggiose.

In futuro un ruolo centrale potrebbe averlo la cogenerazione, cioè la combinazione di fonti rinnovabili. Ne sono un esempio le torri solari, dove un’unica struttura viene sfruttata sia per raccogliere i raggi solari sia per produrre ulteriore elettricità, grazie a turbine mosse dall’aria calda che tende a salire.

Quella delle rinnovabili possiamo considerarla una vera e propria partita aperta. Speriamo di vincerla, con virtuosismo.

Fonti:

https://www.enelgreenpower.com/it/learning-hub/energie-rinnovabili/italia

https://ilgiornaledellambiente.it/energie-rinnovabili-italia/energia-idroelettrica-italia/

https://www.webuildvalue.com/it/curiosita-infrastrutture/centrali-idroelettriche-in-italia.html#:~:text=Il%20numero%20delle%20centrali%20idroelettriche,interno%20lavorano%20oltre%2015.00%20addetti

https://www.vivienergia.it/casa/vivipedia/guida-energia/energia-eolica

https://www.webuildvalue.com/it/curiosita-infrastrutture/centrali-eoliche-in-italia.html

https://milano.corriere.it/notizie/economia/22_aprile_05/lombardia-fame-fotovoltaico-entro-8-anni-impianti-cinquemila-ettari-43733114-b4a2-11ec-a84e-197043dca567.shtml

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