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L’oceano è essenziale per la vita: ricopre oltre il 70% della superficie terrestre, ospita l’80% della biodiversità mondiale e produce il 50% dell’ossigeno presente in atmosfera. 

La sua temperatura, la sua composizione chimica e le sue correnti influenzano i sistemi globali che rendono la Terra un luogo vivibile per il genere umano.

Una giornata mondiale dedicata all’oceano

I canadesi sono stati i primi a proporre l’idea di creare una giornata mondiale dedicata agli oceani, durante l’Earth Summit di Rio de Janeiro nel 1992. L’ONU riconosce ufficialmente l’iniziativa nel 2008, assegnando all’evento la data dell’8 giugno. 

La Giornata Mondiale degli Oceani vuole sensibilizzare la gente sull’importanza delle risorse marine e sulla necessità di proteggerle dall’inquinamento

La protezione dell’oceano, un obiettivo di vita

Fortunatamente alcune persone hanno fatto della salvaguardia dell’oceano la propria missione. Ecco qualche esempio:

  • Sea Shepherd Conservation Society è un’organizzazione senza scopo di lucro che si occupa della salvaguardia della fauna ittica e degli ambienti marini. I membri di questa società si definiscono eco-pirati e appoggiano un’intenzionale politica di affondamento o sabotaggio delle navi che sono ritenute colpevoli di aver violato le normative internazionali in merito alla caccia delle balene.
  • Da oltre trent’anni Goletta Verde di Legambiente difende tutte le coste italiane, monitorando scientificamente l’inquinamento dei nostri mari. Una missione contro illegalità, cementificazione, fonti fossili, mala depurazione, rifiuti e oggi anche lotta alla crisi climatica.
  • The Ocean Cleanup, organizzazione fondata da Boyan Slat, sviluppa nuove tecnologie che consentono agli inquinanti plastici presenti negli oceani di essere estratti e di non essere ulteriormente immessi al loro interno.

L’importanza dell’oceano in numeri

Dato che i numeri scolpiscono la nostra vita quotidiana, per comprendere meglio il ruolo che gli oceani hanno, vi riportiamo i dati raccolti nell’”Obiettivo 14” dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto dai governi dei paesi membri dell’ONU.

  • + di 3 miliardi = persone che dipendono dalla biodiversità marina e costiera per il loro sostentamento
  • 3mila miliardi di dollari annui = valore di mercato stimato delle risorse e delle industrie marine, ovvero circa il 5% del PIL globale
  • 200.000 = specie identificate che vivono negli oceani
  • 3 miliardi = persone che dipendono dagli oceani quale risorsa primaria di proteine
  • 30% = percentuale di anidride carbonica assorbita dagli oceani
  • 200 milioni = persone che lavorano nelle industrie ittiche marine.

Osservando questi dati capiamo quanto l’oceano sia estremamente prezioso per l’uomo. Se non proteggiamo il nostro più grande patrimonio naturale, perderemo anche la nostra primaria fonte di vita.

Problematiche da affrontare

In materia di tutela delle risorse marine, siamo un po’ con l’acqua alla gola. Il 40% degli oceani, infatti, è pesantemente influenzato dalle attività umane, il cui impatto comprende inquinamento, esaurimento delle riserve ittiche e perdita di habitat naturali lungo le coste.

Ogni anno si stima che 8 milioni di tonnellate di plastica vengano riversate in mare. L’80% dei rifiuti oceanici è di origine umana e proviene dalla terra ferma, mentre il restante 20% arriva dalle navi. 

Secondo il rapporto “Stemming the Tide Statement of Accountability”, prodotto dall’organizzazione Ocean Conservancy, nel 2025 nell’oceano ci potrebbe essere una tonnellata di plastica per ogni 3 tonnellate di pesci

Come salvare l’oceano?

Se non vogliamo affogare nei rifiuti, dobbiamo mettere in pratica le linee guida presenti nell’”Obiettivo 14” dell’Agenda 2030 dell’ONU:

  • prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino
  • regolare in modo efficace la pesca e porre termine alla pesca eccessiva, illegale, non dichiarata e non regolamentata e a tutti i metodi di pesca distruttivi
  • aumentare i benefici economici dei piccoli stati insulari in via di sviluppo e dei paesi meno sviluppati, facendo ricorso a un utilizzo più sostenibile delle risorse marine, compresa la gestione sostenibile della pesca, dell’acquacoltura e del turismo
  • aumentare la conoscenza scientifica, sviluppare la capacità di ricerca e di trasmissione della tecnologia marina, tenendo in considerazione i criteri e le linee guida della Commissione Oceanografica Intergovernativa sul Trasferimento di Tecnologia Marina, con lo scopo di migliorare la salute dell’oceano e di aumentare il contributo della biodiversità marina
  • Potenziare la conservazione e l’utilizzo sostenibile degli oceani e delle loro risorse applicando il diritto internazionale, come riportato nella Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare.

Facciamo la differenza, insieme

Tutti noi nel nostro piccolo possiamo impegnarci per tutelare la salute dell’oceano, con semplici atteggiamenti quotidiani:

  • riciclando correttamente le bottiglie di plastica
  • non disperdendo nell’ambiente mozziconi di sigaretta
  • scegliendo una dieta più consapevole ed ecosostenibile
  • limitando l’uso di bicchieri, posate e cannucce di plastica
  • riducendo le emissioni di C02, preferendo il trasporto pubblico o la bicicletta alla macchina
  • Diventando consumatori responsabili.

È ora di cambiare rotta per il futuro dell’oceano, del pianeta e della nostra vita.


Fonti:

https://unric.org/it/obiettivo-14-conservare-e-utilizzare-in-modo-durevole-gli-oceani-i-mari-e-le-risorse-marine-per-uno-sviluppo-sostenibile/

https://www.sapere.it/sapere/pillole-di-sapere/scienza-e-ambiente/giornata-mondiale-oceani-perche-importante-proteggerli.html

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